Attrice. Danzatrice Odissi. Performer.
Nata nel 1975. Si laurea presso l’Università degli Studi dell’Aquila in Storia e Pratica delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, con il Prof. Ferdinando Taviani.
Muove i primi passi nell’ambito del teatro di gruppo, in cui la pratica teatrale non si esaurisce nella messinscena, ma prevede un coinvolgimento nelle scelte etiche e una partecipazione emotiva ai processi artistici e identitari collettivi.
Nel 2001 partecipa come attrice allo spettacolo Senza Destinazione, per la regia di Else Marie Laukvik, attrice fondatrice dell’Odin Teatret (Holstebro – DK).
La formazione con il Teatro tascabile di Bergamo, dal 2004 al 2008, è incisiva per acquisire l’amore per l’eclettismo nella tecnica e la concezione dello spettacolo come performance, con il TtB inizia lo studio del teatro-danza classico indiano Odissi, la pratica con le maschere e della tecnica dei trampoli. Tecniche che arricchisce negli anni con lo studio del tip tap.
Come performer crea “immagini in movimento”, utilizzando il corpo, la voce e la scrittura drammaturgica, lasciando fecondare gli elementi a disposizione da elementi esterni, a volte casuali, a volte volutamente distanti.
Lo studio decennale del teatro danza classico indiano di stile Odissi, con le Maestre Aloka Panikar e Ambika Paniker, entra nel suo lavoro sotto forma di costruzione di pattern apparentemente molto formali, che attraversa col corpo durante la performance, alla ricerca del flusso vitale.
Dal 2013 al 2017 collabora come attrice con Teatret Om (Ringkoebing DK) partecipando agli spettacoli Waves of being (2013), 79’Fjord (2014), 3 minutter i 12 (2016).
Dal 2017 si interessa ai testi del teatro classico greco, da cui sono nati finora due studi: Like a bird in a cage (2019)- ispirato al personaggio della profetessa greca inascoltata, Cassandra e L’Odio E’ Il Mio Colore Preferito (2021), riscrittura pop contemporanea di Elettra di Sofocle, prodotto nel progetto di residenza “Contaminazioni” – Artisti nei Territori Regione Abruzzo/MIC, di Arti e Spettacolo-Spazio Nobelperlapace.
Le sue performance nascono spesso in contesti sociali inconsueti o da incontri con altri artisti, come in Equazioni a un ballo mascherato (2017), insieme al musicista Diego Sebastiani, o in Zugzwang – quando sei obbligato a muovere (2014), una performance di dark cabaret, oppure da relazioni con realtà sociali del territorio.
Nel 2018 apre un laboratorio di arti performative nella sua città, L’Aquila, dove sperimenta pratiche di formazione e organizza eventi per il territorio.
Stabilisce una relazione dialettica con la sua città traumatizzata dal grande sisma del 2009 e le “ferite dei luoghi” diventano un elemento di dialogo costante col suo lavoro di performer.
Dal 2021 è parte attiva di Dance IN-IT, un progetto di comunità di teatro-danza classica indiana in Italia, il cui obiettivo è la valorizzazione e la diffusione sul territorio nazionale del teatro-danza classica indiana.
